1. |
Preraffaellita
02:48
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Un mondo di piaceri, dove i sorrisi si accumulano orribili, come porci in posa, e le città si muovono, come bambini giganti, maldestri ci schiacciano.
L'allegria qui è strana è un esercito che festeggia raccogliendo i suoi pezzi.
Il silenzio qui è leggero,
un esercito di ballerine mutilate,
le donne son centinaia di spose infette,
i giovani grigi come senza tetto.
E se ci avessero detto, i giorni migliori spariscono.
Un mondo di sorrisi, dove i piaceri si accumulano orribili, come porci in posa, e le città si muovono, come bambini giganti, maldestri ci schiacciano.
E la città adesso è bella come la testa di una donna Preraffaellita.
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2. |
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Sta sul fondo dei tuoi occhi, sta sulla punta delle labbra.
Le tue spalle, il tuo seno, il tuo viso,
Come rondini accanite sull'ordine
Son per me il comunismo.
Il mare dei tuoi occhi ora è grigio, come il ghiaccio di quelle città.
I morsi della legge, i morsi della fame,
Nulla ci congela come il sole.
Asciutti e neri come rovi, con le mani che puntano al cielo,
ai beati autunni del dissidio.
Stanchi di piangere in segreto,
Stanchi di scrivere col nostro sangue.
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3. |
Fiori
05:07
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E nel buio sei più luminosa,
e hai contorni a momenti, e negli occhi
e nelle mani ricordo che non sono solo,
sentirsi come un lupo,
aggirarsi in stanze forse nostre,
quante finestre,
potessero riderci in faccia.
Gli orrendi fiori del mondo che strappiamo a fatica.
E scopriremo il fuoco del mondo,
tutti i suoi morti stipati come figli imperfetti
che tacciono nel gioco sotto il nostro tavolo.
Questa è l'opera,
l'opera d'arte,
della bandiera,
carne vera,
e gli uomini ridotti a stracci.
Gli orrendi fiori del mondo che strappiamo a fatica.
Sembreremo vivi e più facili da strappare
e al nostro non sopportare
corrispondono le unghie attaccate ai nostri corpi.
Sembreremo vivi, sembreremo liberi.
Non c'è niente da fare, ci dobbiamo difendere.
Dentro una calma armata tu non sparisci più nel buio.
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4. |
Infestologia
01:47
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Ti voglio portare a camminare al buio in un posto speciale, rannicchiati,
sullo sfondo una casa, una lampadina dondola e getta un'ombra, sembra una madre impiccata.
Ti sembrerò il volto di una ragazza che hai già conosciuto, mentre immaginavi di scavrle la tomba.
Davanti ai muri sembro un corpo vero e quindi più spettrale, perchè ti somiglio, eppure non rido mai, non rido mai.
Sarò l'infezione che non ti somiglia,
sarò la violenza che trova un senso,
sarò lo specchio che ti strangola.
In verità parlo al mondo,
ma più del mondo in verità voglio l'unione fra la gioia delle fiamme e la presenza in una casa abbandonata.
Sarò 1300 candeline spente come vite umane nel buio perfetto della fabbrica.
Non vi lascerò mai.
Sarò l'infezione che non ti somiglia,
sarò la violenza che trova un senso,
sarò lo specchio che ti strangola.
Non vi lascerò mai.
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5. |
Serpente di Maggio
05:25
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Agosto invernale.
4 e 13 la scatola e il frontale,
la giustizia non è ricca,
povertà degli sbirri,
di chi tace e acconsente,
il silenzio suona come le mosche,
cercasi cadavere.
Quei nomi visti in giro,
sembrano lapidi,
agosto invernale.
Serpente di maggio,
i giovani e i sacrifici,
e le città farsi periferie,
e le piazze in cui farsi mangiare,
e la merce che strilla forte.
Il gelo dei tipi da repubblica.
Non ho paura della polizia,
ma di chi pensa da sopravvissuto,
ci ostenta la sua fortuna.
Voglio aprire un buco in testa alla città,
per poter respirare.
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Spettro Firenze, Italy
"ai nostri affetti, ai presenti, passati e futuri Spettro; ai gruppi che han suonato con noi, ai posti che ci hanno accolto; a chi lotta, scrive, suona. Per chi cerca un nome da dare ai suoi fallimenti e pensa che il buio infesti il presente, ma non sia un limite; che la luce sia un bacio tra fiamme e barricate; che ancora non abbiamo cominciato a vivere; al Comunismo sulla punta delle labbra." ... more
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